Festa dei calzini spaiati

Come due fratelli che si ritrovano dopo anni. Come due anime assortite che danzano insieme e si completano. Come lo Yin e lo Yang che in una danza infinita danno vita alla vita. Diamo vita al concorso della festa del XXXI Convegno Nazionale FISIeo. Portati i calzini più estrosi, più colorati, più bucati che vuoi. Basta che siano spaiati! Saranno il tuo biglietto di ingresso alla festa del convegno (quest’anno c’è il tatami nuovo sul pavimento e non si potrà ballare indossando le scarpe!) e se piacciono al comitato calzinari sciolti sarai premiato con gadget e cotillon.

La Presenza: Roberto Vittorio Lazzaro sul XXXI convegno FISieo

La Presenza Lo Shiatsuka risponde alla domanda che gli è rivolta rispetto ad un disagio esistenziale, ad una disarmonia, con la modalità che gli è propria: pressioni portate con pollici, palmi, gomiti e ginocchia e mappe che dettagliano l’essere umano secondo un insieme di punti e percorsi energetici che organizzano lo sguardo dell’Operatore e definiscono nel corpo il luogo dell’agire.Il focus dell’Operatore Shiatsu è il ki/Qi, l’energia vitale, la manifestazione della vita, che permea ogni aspetto del creato, essere umano incluso.L’energia scorre e la vita vive. L‘energia non scorre e la vita vive meno o non vive affatto. Compito dell’Operatore è creare le condizioni affinché la vita, che non va mai in ferie, sia pienamente accolta e sia presente con la forza che serve e l’armonia necessaria. L’energia è, nella sua essenza, ritmo, movimento, luce, suono, calore e vibrazione. La possibile relazione con questi contenuti non potrà che essere fatta di ascolto profondo e di una silenziosa, rispettosa, non giudicante, non direttiva presenza.Presenza significa partecipazione osservante. Presenza significa una epistemologia, un’esperienza , un vissuto che dia forza e radice al circuito sentire-pensare-agire. Presenza significa una visione del mondo integrale e integrata. All’Operatore serve uno sguardo di fondo purificato da contenuti personali, in modo che dietro a ogni passione a ogni buona intenzione, a ogni tensione verso l’altro, ci sia un’intento piuttosto che un bisogno. Ricordo quanto affermato da Shizuto Masunaga (MaestroMasunaga per chi pratica shiatsu secondo il suo stile). Egliaveva una fiducia incrollabile nella vita: “ogni persona ha in sé un potenziale originale, creativo e costruttivo da esprimere, la vita vuole il nostro bene ed è fondamentalmente orientata a produrre ordine e indicare la Via”. Un pensiero saggio, maturo, visionario e coerente, quello di Masunaga, un pensiero in accordo con la filosofia perenne, con la psicologia transpersonale e con la fisica più moderna, un pensiero, oggi più che mai, attuale e capace di rispondere alla richiesta del crescente disagio esistenziale nella nostra moderna società. Di questo malessere si fa carico il corpo con i suoi disequilibri, la mente con le sue disarmonie e lo spirito con il vuoto esistenziale e la mancanza di senso.Nella separazione tra l’uomo e la vita che lo abita, sta la vera fonte delle innumerevoli, diversificate forme di sofferenza che, a tutti i livelli, l’uomo lamenta. Lo Shiatsu lavora per ripristinare l’unità tra le diverse parti e sistemi di cui siamo fatti, unità con l’ambiente che ci ospita, unità con la vita, crea relazioni complici, amorevoli e intime, porta armonia sinergica con i semplici, essenziali, potenti intenti della vita con tutto ciò che vive. Valorizzare l’altro significa quindi, in estrema sintesi, offrire con umiltà un servizio all’alterità. Far nascere l’altro a sé stesso, alla capacità di prendersi cura di sé, di vivere con responsabilità, con coraggio e con gioia, con sacralità e con gratitudine la propria vita. Lo shiatsu diventa un’operazione maieutica che crea pazientemente, rispettosamente, silenziosamente, le condizioni affinché l’opera d’arte diventi visibile a sé stessa. Roberto Vittorio Lazzaro

Ascoltare è il primo passo per valorizzare l’altro. Franca Bedin sul XXXI convegno FISieo

ASCOLTARE è il primo passo per valorizzare l’altro.Non solo rendersi disponibili ad accogliere le parole del proprio ricevente senza immediatamente entrare nella modalità valutativa ma rendere ricettivi tutti i nostri sensi, tutto il nostro corpo ai vari livelli di messaggio della persona che stiamo per trattare .Ascoltare implica un silenzio, uno spazio vuoto dell’Operatore in cui le espressioni esplicite ed implicite del Ricevente possano manifestarsi senza confondersi con quelle dell’Operatore, senza quindi che, idealmente, credenze diverse entrino in collisione creando sentieri di adesione o rifiuto. Ascoltare il “campo” di Qi col quale il Ricevente si approccia,  riconoscerne le distorsioni, le restrizioni e poter così vivificare quelle zone, ri-accordare  quelle cadute di ritmo che non permettono alla persona di comprendere ed accettare pienamente  il proprio valore. ” le persone hanno un unico timore. quello di RISPLENDERE ” (N. Mandela)                                 Franca Bedin

“Ascoltare e sostenere” Attilio Somenzi sul XXXI Convegno FISieo

Ascoltare e sostenere: bastano questi due verbi per dare un senso e per dare una risposta. Ascoltare a cuore aperto senza giudizio con comprensione. Sostenere è accoglienza e aiuto. E ancora, “non fare” è permettere l’espressione di sé. La capacità di utilizzare queste qualità da parte dell’operatore offre al ricevente il contatto con una nuova coscienza di sé, l’aumento della propria autostima, la scoperta del proprio valore che porta alla possibilità di migliorare le proprie relazioni con sé e con l’altro contattando nuove risorse di vita. Con queste qualità il ricevente può assumere un ruolo attivo, sentirsi valorizzato e diventare il protagonista della sua guarigione sia essa fisica o psichica o spirituale, cioè il “medico di se stesso”: salutogenesi? concentrandosi e consapevolizzandosi sui fattori che contribuiscono al proprio benessere anziché sulla malattia. Voglio anche rilevare che l’operatore non deve, non dovrebbe rivestire il ruolo del maestro che sa, che dà, che guarisce in altre parole “mettersi in cattedra” (troppe volte molti di noi cascano in questa trappola), ma essere cosciente della possibilità che ha di crescere e di ricevere a sua volta dal cliente. Non valorizzerebbe né l’altro né se stesso. Attilio Somenzi

‘Il saggio si pone ultimo e diviene primo’ Francesca Pasta sul XXXI convegno FISieo

Nella tradizione orientale si dice che il vero maestro è colui che rende manifesta la bravura dell’allievo e non la sua, che mostra il talento dell’allievo e non la sua conoscenza. Nel Daodejing leggiamo infatti:“il saggio si pone ultimo e diviene primo; si tiene fuori ed è al centro”. Trovo queste parole di grande ispirazione e guida alla migliore relazione tra l’operatore e il ricevente. L’operatore infatti non crea dipendenza, non impone nulla ma permette di riconoscere e far emergere ciò che ciascuno ha già dentro di sé. Si affianca con umiltà a un percorso di cambiamento verso uno stato di “salute consapevole”, dove il ricevente diviene protagonista e maestro di sé stesso, della propria vita, della propria salute. In che modo quindi può assolvere a questo delicato quanto importante ruolo? Valorizzare l’altro non può prescindere dalla comprensione e dall’esperienza del valore e delle risorse che sono in ciascuno di noi. In altre parole l’operatore può trasmettere un messaggio di riequilibrio solo essendone testimone, rendendolo quindi vivo e reale. Francesca Pasta

XXXI Convegno Nazionale FISieo, gli operatori sono i protagonisti

Lo Shiatsu è un’arte antica, ma in continua evoluzione, non fosse altro per il fatto che il contesto in cui si inserisce cambia in continuazione con i tempi, e le aree geografiche. Gli operatori professionisti sono quelli che portano avanti questo continuo aggiornamento attraverso le loro esperienze e ricerche. Ma queste, per essere utili, hanno bisogno di essere condivise. La FISieo, la Federazione Italiana Shiatsu che raccoglie e qualifica gli operatori professionisti più preparati, è molto attenta a queste tematiche e da anni si preoccupa, oltre che di qualificare operatori e scuole, di far sì che il patrimonio delle esperienze sul campo sia rilevato e condiviso. Per incrementare le opportunità di condivisione, al prossimo convegno gli operatori professionisti potranno presentare un Poster di 70 x 100 cm, attraverso il quale esporre le proprie esperienze, ricerche e studi nel campo dello shiatsu. In questo modo si vuole dare un’opportunità a ciascuno di dare voce alla grande ricchezza che caratterizza il cammino della nostra realtà. Le regole di partecipazione con un Poster al prossimo Convegno Nazionale FISieo Gli iscritti al Convegno che desiderano presentare un loro lavoro nell’area dedicata ai Poster devono presentare la loro proposta entro il 1 marzo 2020, sotto forma di file pdf. La FISieo si riserva di accettare le pubblicazioni presentate valutandone: –          La coerenza con le finalità culturali e sociali della FISIEO; –          La validità del lavoro presentato La documentazione dovrà essere presentata via email all’indirizzo:   segreteria@fisieo.it a cui far pervenire anche tutti i dubbi e le domande in ordine a questa iniziativa, per ricevere le indicazioni. La FISieo offre ai suoi soci anche l’opportunità di un supporto tecnico per aiutarli a creare un poster efficace, chi ne avesse necessità può chiedere aiuto al responsabile Marketing (Antonio Palumbo antonio.palumbo@fisieo.it ).