scritto da Douglas Gattini

Abstract dell’intervento che Douglas Gattini terrà al convegno nazionale FISieo a Montesilvano, Domenica 14 aprile 2019 alle ore 10:00 – “Lo Shiatsu e il dolore. Come lo Shiatsu può trasformare la Via Crucis della sofferenza nella risurrezione della vitalità”

Siamo fatti di scintilla divina eterna e nel contempo siamo incarnati in un essere umano che nasce e muore nel campo del relativo.

Cielo e Terra, l’Essere celeste e l’Essere terrestre.

Quando l’Essere celeste oblia la sua identità primaria diventa un essere spirituale dormiente, disorientato e sofferente rispetto alla divinità dello spirito. Spesso si parla erroneamente di “Caduta dell’Uomo”; è più corretto riferirsi alla caduta dell’Essere celeste che lo trasforma in Essere umano.

Gli insegnamenti dei grandi maestri in ogni epoca ci hanno indicato la via di ritorno da questo processo di caduta attraverso maturazione, risveglio, trascendenza, elevazione, risurrezione. La prima parte di questo percorso di ritorno è un processo in cui l’insegnamento che ci giunge dalla tradizione dei popoli, quello della formazione tecnica, educativa, culturale e quello della propria famiglia di origine hanno un’importanza capitale nella maturazione individuale verso il raggiungimento di una salute olistica, mente-corpo dell’essere umano. Questa fase può permettere a chiunque di acquisire le conoscenze pratiche per migliorare la propria condizione umana e diventare consapevole della necessità, nel rispetto delle leggi di natura, di un altro percorso, più intimo, di conoscenza di sé stessi, per elevarsi e superare lo stadio d’ignoranza e conseguente sofferenza. Nessun maestro in questo secondo stadio può aiutarci o intervenire per farci percorrere la via interiore, in quanto, a questo punto, siamo noi e solo noi a dover scoprire volta per volta la Via del Tao. La nostra personale Via del Tao.

Escludendo i casi ove siano necessari una diagnosi e un intervento del medico, di tutte le tecniche Sanitarie o di Discipline Bionaturali, lo Shiatsu rappresenta la via più profonda ed evolutiva per raggiungere un cambiamento reale, sia dal punto di vista corporeo, che energetico ed animico. 

Lo Shiatsu, messo in luce un secolo fa, è l’unica tecnica manuale nella storia dell’Uomo che mette in moto, grazie alla costanza pressoria e perpendicolare sul corpo, una interrelazione che attiva la vitalità dell’essere umano, unica capace davvero di trasformare lo squilibrio, la sofferenza e il dolore stesso in armonia, piacevolezza e sensibilità propriocettiva verso se stessi. In altre parole possiamo dire che, da una parte, durante il tempo di permanenza della costanza pressoria, viene cancellata la memorizzazione algesica del cervelletto e, dall’altra, viene messo in moto il riequilibrio perso dalle strutture anatomo-energetiche e il recupero della loro funzionalità. Questa, incapace di svolgere correttamente i compiti assegnati dall’organismo si trovava nella necessità di lanciare un campanello d’allarme attraverso il dolore.

Una vera e propria Via Crucis, quella del dolore, in cui va fatto tutto il possibile per alleviare la sofferenza, ma il dolore stesso va in definitiva superato trovando il senso della responsabilità e della comprensione degli effetti che la sofferenza produce, e soprattutto delle cause che hanno prodotto tali effetti.

Se da una parte la Via Crucis del dolore è una via di sofferenza, con lo Shiatsu lo stesso percorso diventa una via di liberazione dal dolore stesso. Un risorgere ad uno stato di libertà e conoscenza, grazie alla comprensione pratica di come funzionano le leggi di natura dentro e fuori di noi. Anche qui abbiamo due momenti ben chiari per ottenere questo risultato. Nella prima parte di questa strada il Ricevente Shiatsu avrà bisogno di essere accompagnato con il trattamento, di essere sostenuto e aiutato nei confronti del suo dolore. La figura materna in questo stadio è davvero opportuna. Il Ricevente è il bambino e lo Shiatsu diventa la mamma che lo accudisce.

Nella seconda parte del percorso, quando ci si avvia verso la consapevolezza e verso la risurrezione dalla sofferenza, viene aggiunta alla figura materna quella paterna, che è capace di entrare nelle profondità della vitalità del Ricevente. Questo non perché venga aumentata dall’Operatore la quantità della pressione, ma perché si prolunga il tempo di permanenza della costanza pressoria, accrescendone la profondità in maniera naturale. In tal modo la forza vitale del ricevente troverà il giusto tempo per poter rispondere da protagonista al trattamento pressorio dell’Operatore, e, da Ricevente “adulto,” poter accrescere il proprio patrimonio energetico e potersi confrontare con i propri squilibri in maniera sensibile, consapevole e responsabile. 

A questo punto l’Operatore da esecutore diventa facilitatore di un’azione contropressoria, attrice del processo di cambiamento che il Ricevente opera su sè stesso. Nasce quindi il trattamento a due mani in contemporanea, cosi detto “mano Madre e mano Padre” (Metodo Shiatsu Fukai). Una mano che sostiene e l’altra che educe l’energia vitale del Ricevente durante l’atto pressorio per far rinascere energie, o carenti, o in eccesso con conseguenti funzioni perse. Che sia chiaro che questo fenomeno si attiva soltanto durante la costanza dell’atto pressorio. Ciò vuol dire che l’Operatore non dovrà più eseguire una “sua” pressione qualunque, ma dovrà creare una relazione pressoria non inferiore ai 14 secondi in cui il Ricevente abbia possibilità di rispondere dal profondo della sua vitalità.

Sono 14 le stazioni della Via Crucis. L’unico obiettivo di questo percorso di sofferenza è il cambiamento che ci porta ad una conoscenza superiore della nostra realtà psicofisica. Nello Shiatsu siamo aiutati dagli altri a superare la sofferenza come nella Via Crucis Cristo è stato dissetato, risollevato e aiutato a portare la Croce, ma sopratutto, siamo sostenuti dalla nostra stessa forza vitale interiore, che ci salverà in definitiva dalla malattia e ci porterà alla vera guarigione, quella evolutiva e quella della coscienza espansiva.

Sono 14 i meridiani in cui si possono annidare gli squilibri, le sofferenze e i dolori. La costanza pressoria del trattamento Shiatsu permette di attivare la vitalità del Ricevente dal profondo, per far risorgere secondo natura la struttura e la funzionalità dei singoli meridiani.

La Vitalità dell’essere umano rappresenta nel mondo relativo ciò che è la Scintilla Divina nel mondo celeste. Queste sono collegate attraverso il Meridiano del Ministro del Cuore, allo stesso modo in cui sono collegati il Fuoco del Movimento Acqua con il Movimento Fuoco del Grande Shen.

Lo Shiatsu offre una via chiara di cambiamento e risurrezione a stadi di squilibrio che possono nascere da uno scollegamento tra la nostra realtà Terrestre e quella Celeste. Superare sofferenze, dolori e perdita di equilibrio è possibile con lo Shiatsu, l’Autoshiatsu e i corsi di apprendimento. Se non tutti possono sentirsi pronti ad affrontare un vero cambiamento che implichi un profondo impegno anche attraverso una “Via Crucis” consapevole, tutti però possono, se vogliono, raggiungere questo obiettivo.

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