di Monica Borio e Valentina Dernini
articolo apparso su Shiatsu News #60 Giugno 2018
A Sacrofano in occasione del XXIX Conve- gno Nazionale il Circolo degli Artisti Fisieo ha contribuito come ogni anno, forse quest’an- no ancora di più dato il tema artistico, il “Terzo Paradiso”, ad armonizzare gli inter- venti ed i numerosi appuntamenti con il suo contributo artistico.
Infatti quest’anno è stata pensata una vera e propria performance durante l’intervento di Fabrizio Bonanomi “La metafora del Pa- radiso in noi e la sua ricerca…”, performan- ce che ha dato vita ad una tela di 3×2 mt integrata poi con ulteriori elementi relativi al concetto Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto ed alla canzone di De Andrè “Il so- gno di Maria”.
Sulla tela è stato dipinto dal vivo un cielo che rappresenta in modo particolare quel- lo “spazio concettuale ed esperienziale” ove l’intreccio fra scienza, loso a e religione ha raggiunto le manifestazioni loso camente più profonde e culturalmente più espressive. Gli archetipi che il cielo disvela costituisco- no anche il fondamento di dottrine tese alla comprensione delle grandi leggi dell’univer- so, della vita e dell’azione del mondo invisi- bile nella realtà sensibile. Se le cose che la Terra genera hanno un principio e una ne, sono dunque limitate e corruttibili, il Cielo, al contrario, mostra cose incorruttibili ed eterne. Il Cielo, dunque, è percepito dagli antichi come una diretta promanazione del sacro, ma costituisce anche una meta: l’in- dividuo, attraverso l’Ascesi, attraverso cioè
la progressiva palingenesi della sua compo- nente terrestre, può accedere al Cielo, cioè mondo superiore, al mondo degli dei: può essere dio esso stesso risvegliando e ali- mentando la divinità che è in lui.
Anche il logo del XXIX Convegno è stato ispirato dal simbolo del M° Pistoletto: il Ter- zo Paradiso è stato interpretato attraverso una visione orientale, prendendo le sem- bianze di una pittura sumi-e o addirittura di un kanji (ideogramma).
La particolarità del logo, rispetto al simbolo del Terzo Paradiso, è che non è completa- mente chiuso: quest’apertura non è stata decisa a priori, si è manifestata nel corso della realizzazione ed ha rappresentato una sorta di interpretazione “alternativa” con una “contaminazione culturale” orientale.